Sicurezza a Vicenza: l’attenzione della prefettura tra azioni mirate e dialogo con il territorio
Il punto con il prefetto sulla situazione nella provincia veneta
Un posto di polizia davanti alla stazione, l’illuminazione e, in prospettiva, il recupero dell’area verde, da “restituire” alla collettività. Così è aumentata la sicurezza a Campo Marzo, Vicenza, come racconta il prefetto Pietro Signoriello in procinto di lasciare la guida della prefettura per assumere, dal 9 gennaio prossimo, quella dell’ufficio territoriale del governo di Trieste.
Nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa, il prefetto si dice soddisfatto del livello di sicurezza raggiunto, nel complesso, sul territorio, ricordando però che «non è solo un fatto di polizia», e sottolineando l’importanza che i cittadini segnalino alle stesse Forze di polizia situazioni che necessitano evidentemente di maggiore attenzione.
In questa sorta di bilancio non manca la valutazione positiva della cooperazione con le altre amministrazioni, gli enti e le istituzioni presenti sul territorio, una provincia che – anche durante l’esplosione della pandemia Covid-19 – «ha imparato a fare squadra», e dove sono cresciute a dismisura le occasioni di confronto e dialogo con il rappresentante territoriale del governo, il prefetto, nel suo duplice ruolo di attore che declina localmente l’indirizzo politico nazionale ma al tempo stesso ascolta e interpreta le necessità delle comunità.