A Monza e Brianza un protocollo contro la “malamovida”
Presentato dal prefetto, prevede interventi per la salvaguardia della sicurezza urbana
Il prefetto di Monza e della Brianza, Patrizia Palmisani, ha presentato, oggi in prefettura, un protocollo d’intesa relativo alla prevenzione e al contrasto dei comportamenti antisociali dei giovani nelle zone interessate dalla cosiddetta “movida”.
Lo strumento pattizio segue la positiva esperienza dell’estate 2022, durante la quale l’Ufficio territoriale del Governo ha promosso oltre 80 servizi di controllo straordinari per arginare il fenomeno.
«L’iniziativa attuata nel 2022 ha contribuito a non far registrare episodi di particolare rilievo sul piano dell’ordine e della sicurezza pubblica» ha osservato il prefetto Palmisani. «Siamo tuttavia consapevoli che un approccio esclusivamente securitario non sia sufficiente: i comportamenti ascrivibili al concetto di “malamovida‟ sono espressione del più complesso fenomeno del disagio giovanile. La sfida è dunque approcciare la problematica con una strategia multilivello, fondata sul coordinamento delle iniziative che diversi enti possono attuare, ciascuno nel proprio ambito di competenza».
Il documento, sottoscritto con i rappresentanti del capoluogo, dei comuni di Cesano Maderno, Desio, Lissone e Seregno e con i delegati di Confcommercio e Confesercenti, prevede – nell’ambito della proficua collaborazione interistituzionale – interventi per l’implementazione dell’illuminazione pubblica e dei sistemi di videosorveglianza, nonché per il rafforzamento della pulizia delle strade, della cura del verde pubblico e degli arredi urbani.
Con la collaborazione delle associazioni di categoria, inoltre, saranno avviate campagne di sensibilizzazione della cittadinanza e degli esercenti al rispetto delle regole e al mantenimento di condotte responsabili.
Per quanto riguarda le attività di controllo sul territorio, la prefettura ha emanato una direttiva alle Forze di polizia con specifico riferimento all’avvio di un programma di servizi straordinari che si terranno, nell’intero arco della stagione estiva, nelle zone dove più si registra una maggiore aggregazione di persone durante le ore serali e notturne.
Fonte: Ministero dell’Interno