Firmato in prefettura con l’obiettivo di accelerare l’acquisizione dei dati da parte delle Forze dell’ordine
È stato firmato in prefettura a Pesaro il patto per la sicurezza urbana nel territorio provinciale.
L’intesa promuove un progetto, denominato “Sophia”, che prevede la realizzazione di una mappatura digitale dei sistemi di videosorveglianza estesa all’intero territorio provinciale e che potrà, in futuro, diventare un valido strumento per una politica di sicurezza urbana integrata.
«Ringrazio sin da ora – ha dichiarato il prefetto Emanuela Saveria Greco – il sindaco Matteo Ricci, che ha messo a disposizione il form web e il know-how necessari alla realizzazione tecnica del progetto, il presidente della Provincia Giuseppe Paolini e i sindaci che hanno firmato oggi il patto, concordi sull’opportunità di avviare un progetto provinciale di ampio respiro, utile a rafforzare la sicurezza di tutta la provincia, anche in considerazione dell’attenzione, nazionale e internazionale, rivolta a tutto il territorio grazie a “Pesaro Capitale Italiana della cultura 2024».
L’iniziativa nasce dalla volontà comune di superare un sistema provinciale di videosorveglianza frammentario attraverso un approccio di tipo multisettoriale, che faccia leva su di una cabina di regia unitaria in costante comunicazione con il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il cuore del progetto parte dalla geolocalizzazione degli impianti su mappa viaria digitale e si propone nell’immediato di risalire in tempo reale all’ubicazione e ai referenti tecnici di tutti gli impianti censiti, accelerando l’acquisizione dei dati da parte delle Forze di polizia in occasione di eventi criminosi. Nel medio periodo, estendendo la mappatura anche agli impianti privati, si potranno meglio individuare zone in cui si renda necessaria l’installazione di nuovi sistemi o la ricollocazione di quelli esistenti per tutelare al meglio il territorio.
Nell’occasione, sono stati illustrati in dettaglio i contenuti del patto, gli impegni assunti dai sindaci e soprattutto i benefici che si attendono dalla messa a regime del progetto.
Fonte: Ministero dell’Interno